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COMBATTERE LA STIPSI

Cos’è e come porvi rimedio tramite uno stile di vita sano

È un problema di cui si parla poco, a volte genera imbarazzo, ma non va sottovalutata: stiamo parlando della stipsi, conosciuta anche come stitichezza. Sapevi che la stipsi cronica affligge quasi un quinto della popolazione italiana? Di queste persone più o meno l’80% sono donne. Non è semplicemente il problema di non fare la “cacca”, la stipsi potrebbe causare delle complicazioni piuttosto gravi, come, ad esempio, un’occlusione intestinale. Ma andiamo per gradi. Io sono la dottoressa Silvia Barbaresi, la vostra consulente nutrizionale (https://www.silviabarbaresi.it/chi-sono/). Se è la prima volta che mi leggi, spero che questo articolo ti piaccia, se invece già mi conosci, grazie per la tua fiducia e il tuo follow.

Definiamo la stipsi

È importante definire la stipsi per comprendere quando effettivamente diventa un problema. Partiamo da un presupposto importante: l’evacuazione dovrebbe essere giornaliera, anzi sarebbe meglio se avvenisse anche più volte al giorno. I neonati, ad esempio, hanno l’abitudine di evacuare semplicemente dopo ogni poppata. Non dico che dovremmo farlo dopo ogni pasto, ma perlomeno una volta al giorno. Parliamo di stipsi quando:

  • Il fenomeno dell’evacuazione è rallentato ed avviene ogni tre quattro giorni;
  • Le feci sono molto dure;
  • Bisogna spingere con insistenza;
  • Il fenomeno è doloroso.

In questo caso si parla di stipsi ed è necessario intervenire. Il fenomeno potrebbe essere transitorio, spesso di breve durata, ma nel caso dovesse diventare cronico sarebbe meglio contattare un medico o uno specialista del settore.

Cause della stipsi

Diverse possono essere le cause della stipsi, a partire da cattive abitudini, sia alimentari (provate ad immaginare una dieta povera di fibre), che nello stile di vita in generale. Pensate alle persone che non assumono a sufficienza acqua (https://www.silviabarbaresi.it/acqua-perche-e-cosi-importante/), sia in forma liquida, che consumando verdure o frutta durante la giornata. A volte l’uso di farmaci usati per altre patologie può indurre a stitichezza; così come l’abuso di lassativi, a lungo andare, potrebbe rendere l’intestino insensibile alla loro azione. Un’altra causa di cui parliamo ora è il cambio di dieta.

Stipsi e dieta

Spesso la stitichezza può rallentare o demotivare chi sta facendo una dieta, perché non vede i risultati sperati sulla bilancia. I kg sono sempre quelli e quindi ci si scoraggia. In realtà il fenomeno della stipsi è spesso associato a delle diete, perché quando c’è un cambio importante nell’alimentazione si introducono alimenti nuovi per sbloccare il nostro metabolismo, e mettere in moto, per così dire, una complessa serie di macchine enzimatiche differenti, si cerca quindi di riattivare il metabolismo con alimenti nuovi. È proprio in queste circostanze che appare il fenomeno della stipsi, perché il nostro microbiota e batteri intestinale non sono abituati a riconoscere quelle fibre, quegli alimenti che gli stiamo fornendo, e quindi non sono abituati ad elaborarli. Tutto questo rallenta il transito intestinale. Cosa fare? Normalmente un cambio nell’alimentazione deve essere accompagnato anche da opportuni probiotici, alimenti fermentati, ricchi di batteri buoni, che ripopolano il nostro microbiota. Quindi non scoraggiarti se è successo, o sta succedendo anche a te. Ti assicuro che quando il microbiota ha ritrovato il suo equilibrio, inizierai ad evacuare con più regolarità, con più frequenza, l’intestino lavorerà meglio, ti disintossicherai, ti sentirai anche molto meglio, in salute. E, fattore che viene trascurato spesso, avrai più lucidità mentale perché ci saranno meno scorie, meno tossine in circolo grazie ad una corretta e regolare evacuazione.

Uno stile di vita sano contro la stipsi

Parlavamo di cattive abitudini, giusto? Possiamo intervenire sulla stipsi modificando il nostro stile di vita:

  • Movimento. Una semplice camminata è fondamentale per stimolare la contrazione e l’attività intestinale. Basterebbe una buona attività fisica 30 minuti al giorno, o almeno 2/3 giorni a settimana per regolarizzare il transito intestinale. Sarebbe il massimo eseguire la camminata dopo i pasti, questo perché il movimento regolare facilita il fenomeno della peristalsi, spingendo via le feci.
  • Idratazione. Le nostre feci sono fatte d’acqua, in effetti una loro permanenza eccessiva nell’intestino implica anche un riassorbimento di acqua e tossine da parte del nostro corpo, e questo, tra l’altro causa ritenzione idrica. È quindi giusto assumere circa 2 litri di acqua, questo permetterà alle feci di ammorbidirsi e di aumentare di massa, facilitando in questo modo il loro passaggio attraverso il colon. Fondamentale per l’idratazione è scegliere alimenti ricchi e carichi d’acqua che ci aiutano (in estate ne abbiamo di più, https://www.silviabarbaresi.it/acqua-perche-e-cosi-importante/), soprattutto se il discorso di bere non è proprio nelle nostre corde.
  • Una dieta adeguata. Le fibre vengono dal mondo vegetale prevalentemente, è importante quindi assumere legumi, cereali integrali non raffinati, e il più possibile tanta frutta e verdura, possibilmente di stagione. Per quanto sia possibile, sarebbe il caso di evitare farine raffinate. Una cosa che molti sottovalutano, è la regolarità dei pasti. Mangiare in modo disordinato, ogni volta ad un orario diverso, favorisce il fenomeno della stipsi.
  • Cibi e bevande fermentati. Questi nutrono il nostro microbiota intestinale. Possono essere un kefir, uno yogurt probiotico come quelli che si trovano da bere al supermercato, uno al giorno, utili anche per rafforzare le nostre difese immunitarie. Oppure si può provare tè fermentati come il Kombucha. Anche il miso, una forma fermentata derivata dalla soia, può aiutarci contro la stitichezza, inoltre ci permette di insaporire le pietanze e possiamo quindi sostituirlo al classico dado.
  • Riduciamo i sali. Merita un approfondimento anche il discorso del sale che usiamo per condire i nostri alimenti. Possiamo ridurlo senza problemi perché riceviamo già sale a sufficienza in forma naturale, dai vegetali, dalla frutta, dai cereali. Sodio, potassio, magnesio, sono questi i sali che ci servono per vivere e li riceviamo tranquillamente dalla natura. Un’alternativa potrebbe essere anche il sale di sedano, che ci aiuta a sostituire il sale da tavola.

In conclusione

Quindi, il fenomeno della stipsi si può controllare, possiamo lavorarci su, ma chiaramente implica una serie di interventi correttivi che spesso devono essere guidati da un professionista. Non preoccuparti, ci sono io a tua disposizione. Contattami qui se vuoi aiutare il tuo corpo e il tuo organismo a stare meglio. (https://www.silviabarbaresi.it/shop/)

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